LE AZIONI POSITIVE PER LA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA FAMILIARE E PROFESSIONALE.
Seminario di studio organizzato dalla Provincia di Pisa.
Pisa, 18 febbraio 2009, Sala del Consiglio Provinciale, Piazza Vittorio Emanuele II.
Le politiche per la conciliazione forniscono strumenti che rendono compatibili sfera lavorativa e sfera familiare.
In questo contesto si inserisce la Legge 8 marzo 2000, n. 53, con la quale si recepisce la direttiva europea sui congedi
parentali, di maternità e paternità e si prevedono interventi da parte degli Enti Locali sui servizi di supporto alla conciliazione.
In particolare, l’art. 9 della citata Legge, prevede l’erogazione di contributi a favore delle imprese che intendano
sviluppare azioni positive per la conciliazione dei tempi di vita familiare e professionale.
Tale norma ha l’obiettivo, quindi, di agevolare la conciliazione tra vita familiare e lavorativa, attraverso il finanziamento
di progetti che possano consentire alla lavoratrice madre o al lavoratore padre di usufruire di particolari forme di flessibilità degli orari e dell’organizzazione del lavoro, di percorsi formativi per lavoratori per il reinserimento dopo un periodo di congedo, di progetti per
consentire la sostituzione del titolare d’impresa o del lavoratore autonomo che benefici del periodo di astensione
obbligatoria o dei congedi parentali, infine di interventi e azioni volti a migliorare le forme di conciliazione
già applicate e/o introdurre nuove soluzioni per la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura della famiglia, per
lavoratori con figli minori o disabili oppure anziani non autosufficienti a carico.
09 febbraio 2009