Venerdì 22 aprile ore 21,00 – Teatro Pietro Aretino
Yungchen Lhamo, la più importante cantante tibetana e ambasciatrice culturale del Dalai Lama, è nata in un campo di lavoro a Lhasa, nel Tibet occupato dai cinesi, dove inizia a lavorare in una fabbrica di tappeti all’età di 5 anni. In un clima politico totalmente ostile apprende da sua nonna il canto devozionale che ha condiviso poi in tutto il mondo. Quando riesce a fuggire dal Tibet raggiunge Dharamsala, la residenza del capo spirituale tibetano in esilio, il Dalai Lama, che riconoscendo l’abilità di Yungchen, la incoraggia ad andare per il mondo a diffondere la ricchezza della cultura tibetana tramite la bellezza della sua voce. Dopo aver vissuto per breve tempo presso la comunità di rifugiati tibetani nel nord dell’India, si trasferisce in Australia dove, nel 1995 realizza il suo CD d’esordio “Tibetan Prayer”. La sua prima esibizione europea ha luogo a Venezia nel 1996 e negli anni prende parte a prestigiosi festival internazionali, sempre riscuotendo un grande successo; realizza nel 1996 il CD “Tibet Tibet”, nel 1998 “Coming Home” e nel 2006 “Ama”, avvalendosi anche di collaborazioni con importanti artisti come Hector Zazou (conosciuto per il suo lavoro con Björk e Susanne Vega), Dave Rhodes e Peter Gabriel.
Le sue canzoni devono “ispirare ed elevare”, aiutando gli ascoltatori ad aprire una finestra sulla loro stessa spiritualità. Sola sul palco, questa donna minuta ed affascinante, riesce a catturare il pubblico intonando melodie capaci di evocare le cime innevate della sua patria lontana e con la bellezza della sua voce ci fa credere, che forse possa esistere un pezzetto di paradiso sulla terra.