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Anno Europeo delle Pari Opportunità
Anno Europeo delle Pari Opportunità Perchè questo Anno europeo 2007?

L’Unione Europea (UE) ha tutte le ragioni per essere fiera della sua legislazione in merito a parità e non-discriminazione in quanto si tratta di una delle più complete al mondo. Nel 2000 l’Unione Europea ha adottato due ampie direttive per vietare la discriminazione sul luogo di lavoro per motivi di origine etnica o razziale, religione o credo, disabilità, età o orientamento sessuale e per impedire la discriminazione in altri momenti della vita quotidiana. Tali documenti si basano sulle esaurienti disposizioni europee per promuovere l’uguaglianza tra uomo e donna.
L’attuazione delle leggi e la rivendicazione delle pari opportunità non è tuttavia sufficiente per garantire che tutti godano realmente di parità di trattamento. È necessario fornire dei sostegni affinché avvenga una trasformazione di comportamenti e mentalità. È inoltre fondamentale agire in modo efficace per districare il groviglio di disuguaglianze che avvolge determinati gruppi e comunità in Europa, come ad esempio i rom, e contemporaneamente analizzare le radici di tali problemi. Dobbiamo infine prendere atto del fatto che la nostra società sta cambiando. L’invecchiamento della popolazione europea e il suo carattere sempre più multietnico sono esempi di questo cambiamento. La crescente diversità, insieme ad un’infinità di opportunità da cogliere, pone nuove sfide da affrontare in maniera più efficace.
Come precisato dalla Commissione in un documento pubblicato nel giugno 2005 dal nome ‘Strategia quadro per la non-discriminazione e le pari opportunità per tutti’. l’Anno europeo per le pari opportunità per tutti 2007 è un’iniziativa che prepara il terreno ad una strategia più coraggiosa che intende conferire vigore alla lotta alla discriminazione nell’UE. È essenziale che durante l’Anno europeo tutti i motivi di discriminazione siano trattati in maniera equilibrata e che vengano altresì considerati i diversi modi in cui uomini e donne vivono la discriminazione per ragioni di genere, origine etnica o razziale, religione o credo, disabilità, età o orientamento sessuale.
L’Anno europeo mira a:

  • sensibilizzare i cittadini sui loro diritti in merito alla parità di trattamento e ad un’esistenza libera da discriminazioni, indipendentemente da genere, origine etnica o razziale, religione o credo, disabilità, età o orientamento sessuale.
  • promuovere pari opportunità per tutti
  • inaugurare un dibattito di primaria importanza sui vantaggi delle diversitàsia per le società europee sia per i singoli individui

Durante l’Anno europeo le attività verranno organizzate attorno ai quattro obbiettivi chiave: diritti, rappresentatività, riconoscimento e rispetto:  

  • Diritti –creare consapevolezza riguardo al diritto di parità e non-discriminazione e al problema della discriminazione multipla
  • Rappresentanza –stimolare il dibattito su come incrementare  il coinvolgimento sociale di gruppi soggetti a discriminazione e assicurare una partecipazione bilanciata tra uomini e donne
  • Riconoscimento –Facilitare e valorizzare le diversità
  • Rispetto –Promuovere una società più coesa

Diritti – creare consapevolezza riguardo al diritto di parità e non-discriminazione e al problema della discriminazione multipla
Tutti i cittadini dell’Unione Europea hanno diritto alla parità di trattamento, indipendentemente da genere, origine etnica o razziale, religione o credo, disabilità, età o orientamento sessuale. Questo è il messaggio chiave che l’Anno europeo si impegna a diffondere non solo al grande pubblico ma anche ai singoli o ai gruppi che subiscono discriminazione o che sono potenzialmente esposti ad essa.
Si vuole inoltre dimostrare che uguaglianza non significa uniformità. È necessario che, nell’attuare il principio di uguaglianza, si considerino differenze e diversità per assicurare ad ogni individuo una reale parità di trattamento.
Rappresentanza – stimolare il dibattito su come incrementare  il coinvolgimento sociale di gruppi soggetti a discriminazione e assicurare una partecipazione bilanciata tra uomini e donne
Le donne sono una minoranza nei nostri parlamenti e il numero dei parlamentari appartenenti a minoranze etniche è persino più esiguo. Si tende inoltre a mettere i disabili ai margini della società. È su questo scenario di base che l’Anno europeo intende inaugurare una serie di dibattiti su come promuovere una maggiore partecipazione nella società dei gruppi attualmente poco rappresentati e, allo stesso tempo, assicurare una presenza equilibrata tra uomini e donne in tutti i settori e a tutti i livelli. Secondo quanto stabilito, la comunità imprenditoriale e il settore politico saranno i destinatari principali di questo obiettivo.
È necessario che una forte politica di pari opportunità si impegni a dare a tutti gli individui la possibilità di partecipare a pieno e in condizioni di parità alla vita sociale. Le difficoltà che incontrano alcune comunità, come ad esempio i rom, sono talmente grandi che è forse necessario ricorrere ad azioni positive per eliminare questa disuguaglianza così radicata nella società. Il bisogno di prendere provvedimenti efficaci per promuovere le pari opportunità darà inoltre vita a numerosi dibattiti e attività durante tutto l’Anno europeo.
Riconoscimento – Facilitare e valorizzare le diversità
Un ulteriore obiettivo dell’Anno è quello di sensibilizzare sia l’opinione pubblica sia i cittadini coinvolti sul contributo positivo e concreto che tutti, indipendentemente da genere, razza o origine etnica, religione o credo, disabilità, età o orientamento sessuale possono dare alle società. Durante l’Anno europeo si cercherà di coinvolgere il grande pubblico in un dibattito aperto sul significato delle diversità nell’Europa odierna e sui modi di valutare le differenze nella società.
Rispetto – Promuovere una società più coesa

Durante l’Anno europeo ci si impegnerà a sensibilizzare il pubblico e i diretti interessati sull’importanza di eliminare cliché, stereotipi e violenza e a promuovere la coesione tra i diversi gruppi sociali, in particolare tra i giovani. L’Anno europeo intende promuovere e diffondere i valori di base della parità di trattamento e della lotta alla discriminazione.

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