Attraverso i finanziamenti stanziati dalla Regione Toscana in ottemperanza alla legge regionale 16/2009, la Provincia di Arezzo informa e coinvolge il territorio tramite le Istituzioni locali, privilegiando le zone Socio Sanitarie - quali ambiti territoriali ottimali poiché rappresentative dei 39 comuni (ora 37 per effetto dell’unificazione di Pratovecchio – Stia e di Castelfranco di Sopra – Pian di Scò) della provincia - avviando con loro un percorso di co-progettazione. Le tematiche inerenti le pari opportunità sono frutto spesso di politiche senza portafoglio e le risorse in oggetto rappresentano un eccellente strumento operativo, attraverso l’avvio e/o l’incremento delle politiche di conciliazione oltre che per la diffusione di una cultura di genere.
La Provincia di Arezzo ha raccolto stimoli ed indicazioni progettuali relativamente al mondo del lavoro e dell’imprenditorialità per rispondere in maniera adeguata alle donne, disoccupate e/o inoccupate, con gradi di formazione diversi. Per questo percorso progettuale, “Lavoro e cittadinanza di genere: ripensare il lavoro”, l'Ente si avvale della collaborazione dell'Università degli Studi di Siena - sede Arezzo e di Confcommercio/Terziario Donna di Arezzo che su queste tematiche hanno competenze specifiche e una rete a cui riferire le azioni da realizzare. Con questo Progetto s'intende intervenire in primo luogo con la sensibilizzazione sulle tematiche di genere e poi sulla rilevazione dei bisogni che le donne inoccupate e disoccupate e le studentesse hanno, motivandole altresì – dove possibile - all’imprenditorialità anche attraverso le testimonianze di altre donne. Finalità di tale co-progettazione è quella di far conoscere gli stereotipi sui ruoli professionali, sul linguaggio e sulle convinzioni che sicuramente non stimolano nelle donne le potenzialità imprenditoriali, precludendone l'esercizio.
Il progetto verrà realizzato in paternariato e in collaborazione con l'Ufficio della Consigliera di Parità, che ha ruolo di fondamentale nella rimozione degli ostacoli che impediscono di fatto le pari opportunità sopratutto in ambito lavorativo.
La legge regionale 16/2009 “Cittadinanza di genere che attribuisce alla Provincia il ruolo di promozione e coordinamento intende fornire un forte input alla concertazione, al confronto e alla massima integrazione delle politiche riguardanti la conciliazione vita-lavoro.