lunedì 27 aprile p.v. alle ore 15.30 in Sala dei Grandi. La Provincia di Arezzo accoglierà la Vice Presidente del Senato, Valeria Fedeli.
Come è noto le politiche di genere da tempo animano le attività della Provincia di Arezzo ed in particolare del Centro Pari Opportunità. L’ implementazione di una cultura del rispetto e della non violenza è un dettame non solo di questo Ente, ma di tutti i livelli istituzionali – sia Nazionali, sia Regionali – che ne riconoscono l’importanza e spingono gli Enti locali ad essere attivi in questo senso. In particolare, anche nel nuovo assetto delle Province vengono confermate – tra le competenze fondamentali - le Pari Opportunità e le politiche volte ad arginare i fenomeni discriminatori. L’obiettivo della sensibilizzazione è quello di favorire il superamento culturale che ostacola il completo rispetto tra i generi infatti è solo con riconoscimento del valore delle differenze che si può ottenere una maggiore qualità e dignità nelle relazioni che devono necessariamente basarsi sul reciproco rispetto e sulla libertà di scelta.
In Senato è stato depositato il disegno di legge n. 1680, su presentazione della Senatrice Valeria Fedeli e sottoscritto da molti dei membri di questo ramo del Parlamento, per l’introduzione della prospettiva di genere nelle scuole e nelle università. Integrare l’offerta formativa scolastica con un insegnamento a carattere interdisciplinare dell’educazione di genere attraverso anche l’aggiornamento dei libri di testo e dei materiali didattici, vuol dire intervenire direttamente sulle conoscenze utili ed innovative per una moderna e civile crescita educativa, culturale e sentimentale delle giovani e dei giovani e per consentire loro di vivere una piena cittadinanza con princìpi di uguaglianza e di pari opportunità.
Saranno questi gli argomenti del dibattito di lunedì 27 aprile p.v. alle ore 15.30 in Sala dei Grandi dove la Provincia di Arezzo accoglierà la Vice Presidente del Senato, Valeria Fedeli, la quale parlerà con noi di “Le Pari Opportunità iniziano anche dai banchi di scuola”.
Con questa iniziativa si sceglie di attuare con onestà intellettuale e coerenza culturale e politica, ciò che la nostra Costituzione, le politiche europee e il più avanzato diritto internazionale che riguarda il contrasto degli stereotipi e delle discriminazioni nei confronti delle donne, richiedono ai contenuti dei percorsi di istruzione e formazione. È fondamentale che si producano i necessari strumenti di conoscenza per realizzare, quanto prima, una nuova cultura delle relazioni, della reciprocità e della condivisione di responsabilità tra uomini e donne.