28/06/2010 - FIRMATO L'ACCORDO TERRITORIALE DI GENERE
Il 28 giugno 2010 alle ore 12.00 nella Sala Fanfani della Provincia di Arezzo è stato firmato l'Accordo Territoriale di Genere per mano dell’Assessora Carla Borghesi e dei rappresentanti delle 5 zone socio sanitarie: per Arezzo, il Presidente della Conferenza dei Sindaci – Giuseppe Fanfani – per la Valdichiana, l’Assessora alle Politiche Sociali del Comune di Cortona, Francesca Basanieri – per il Valdarno il Presidente della Conferenza dei Sindaci, Sauro Testi – per la Valtiberina, il Presidente della Comunità Montana, Riccardo Marzi ed infine per il Casentino il Presidente della Comunità Montana, Sandro Sassoli.
Il 28 giugno 2010 alle ore 12.00 nella Sala Fanfani della Provincia di Arezzo è stato firmato l'Accordo Territoriale di Genere per mano dell’Assessora Carla Borghesi e dei rappresentanti delle 5 zone socio sanitarie: per Arezzo, il Presidente della Conferenza dei Sindaci – Giuseppe Fanfani – per la Valdichiana, l’Assessora alle Politiche Sociali del Comune di Cortona, Francesca Basanieri – per il Valdarno il Presidente della Conferenza dei Sindaci, Sauro Testi – per la Valtiberina, il Presidente della Comunità Montana, Riccardo Marzi ed infine per il Casentino il Presidente della Comunità Montana, Sandro Sassoli.
La stesura del Patto Territoriale è iniziata subito dopo la firma del Protocollo d’Intesa tra Regione e Province Toscane avvenuta il 12 novembre scorso e nel rispetto della L. R. 16/2009 sulla “Cittadinanza di Genere”. La Provincia di Arezzo - in qualità di Ente coordinatore – ha deciso di operare con i soggetti pubblici e del privato sociale delle 5 zone socio sanitarie per fare in modo di dare la giusta rilevanza alle diverse esigenze del territorio provinciale.
Sono nati progetti interessanti volti soprattutto alla sensibilizzazione del territorio rispetto all’eliminazione degli stereotipi associati al genere; promuovere e difendere la libertà e autodeterminazione della donna; favorire lo sviluppo della qualità della vita attraverso politiche di conciliazione dei tempi di lavoro, di relazione, di formazione e di cura parentale anche attraverso servizi sperimentali integrativi a quelli educativi.
29 giugno 2010